Il “taglio” della fibra di vetro.
Prototipo di utensile per il taglio della fibra di vetro montato con lame.
Le fibre di vetro sono utilizzate per la produzione di materiali compositi in campo aerospaziale, nautico, automobilistico
Sono definiti “compositi” i materiali costituiti da due o più elementi. Dall’unione di questi elementi si ottiene un nuovo materiale che coniuga le caratteristiche migliori sotto il punto di vista fisico, meccanico, chimico, estetico, dei singoli elementi che lo compongono.
Generalmente i materiali compositi sono realizzati per mezzo di una matrice e di una fibra.
Il metodo di produzione della fibra è fondamentalmente a fusione diretta. Il fuso, leggermente raffreddato ma ancora plastico, viene fatto passare attraverso trafile e le fibre vengono rivestite di polimeri per evitare che si fondano tra loro e sistemate in fasci.
Dopo la filatura la fibra viene apprettata per migliorare l’adesione con la matrice da rinforzare.
Cosa dobbiamo considerare per scegliere uno strumento per recidere la fibra di vetro?
La fibra di vetro è un materiale estremamente duro, il vetro monolitico è un materiale fragile, ma se viene filato a diametri d’ordine inferiore al decimo di millimetro perde la sua caratteristica fragilità e diventa un materiale ad elevata resistenza meccanica e resilienza.
A differenza di altri materiali richiede diversi accorgimenti nella fase di “taglio” e l’uso di un utensile adeguato è determinante nel processo di lavorazione che subirà la fibra stessa.
Troncare la fibra di vetro con la lama giusta aiuta a ottimizzare l’intero processo di produzione e limita l’usura dei materiali di consumo.
Per questo motivo i produttori di macchinari di produzione della fibra di vetro consigliano lame in carburo di tungsteno, un materiale che presenta un alto grado di durezza, un’alta resistenza alla pressione, all’usura e alle deformazioni, mantenendo e garantendo quindi prestazioni di taglio costanti.
